Ti percepisco e sei
quella colata lavica
squarcio rosso
nel fianco abbrutito di nero
d’uno Stromboli attonito
e in attesa.
Rosso.
Sulla riva di un mare
gelido e scosso
ti aspettavo.
Noi due soli e il vulcano.
Luna opaca venne, invece
carica d’acqua
dal taglio nero
che inquadrava la notte
oltre i crateri.
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