abbiamo dunque osservato
nel silenzio della collina
tra tagli di luce paralleli
come s’incanta l’autunno
nel gesto dei gelsomini?
anche il suono ha una luce
e penetra.
ora veramente si potrebbe fare della poesia
se solo ci contenessero paralleli
fogli di questo sole sbiego,
se solo tra quelle mani che sfogliano
le pagine poetiche smesse
il giallo si facesse luce pura
e cantasse i suoi versi
permeabili.
potremmo scolpirci
nel resto del precipizio,
allietarci
dell’abisso che ci descrive.
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