[ garganiche ]
ora ti racconto del vivere.
si comincia con poco
un sacchetto di ricordi
come sassetti di Vignanotica.
poi si scrive la parola
pensiero, e poi la si pensa.
guardiamo ora le mani
improvvisamente assetate.
nel dermatoglifo quasi nulla
è cambiato eppure non siamo noi.
qualcuno, qualcosa
ci ha disseccato
traducendoci in esperanto.
vana ogni ricerca
tranne che per frammenti
disseminati in cassetti e
dirottati in soffitte da trasloco
multiple e vaghe. la maggior parte
perdute.
si finisce non si sa come
ne esattamente perché,
in un lungo lampo azzurro.
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